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LOUISIANA PARTY

venerdì 22 Luglio
20:30

LOUISIANA PARTY 
Because Nobody in This WORLD is Better THAN US
Angelo MAI & Apollo 11 Closing season

venerdì 22 Luglio dalle ore 20,30

Ore 21.30
LOUISIANA (The Other Side)
Ita – Fra 2015 – 92 min.

l’ultimo pluripremiato film di Roberto Minervini,
tornato drammaticamente d’attualità dopo i tragici episodi che stanno avvenendo in Louisiana in questi giorni

Al termine
DARIO ZONTA presenta con ROBERTO MINERVINI e col protagonista CHRIS CHRISTY 
il prossimo progetto cinematografico: NOBODY IN THIS WORLD IS BETTER THAN US

Ore 23.30
Concerto di CHRIS CHRISTY con i musicisti del COLLETTIVO ANGELO MAI
in un ideale abbraccio tra i repertori dell’early jazz, pezzi originali e improvvisazione jazzistica

con
CHRIS CHRISTY – voce e resonator guitar
VALERIO VIGLIAR – wurlytzer piano e voce
ANDREA PESCE – organo e piano
MATTEO PEZZOLET – contrabbasso
GIANLUCA VIGLIAR sax e clarinetto
FABIO RONDANINI – batteria e percussioni 
CRISTIANO DEFABRITIIS percussioni e batteria 

e con
ENZO DELLA VOLPE – voce de La Piccola Orchestra delle Cose Belle
+ OSPITI A SORPRESA 

a seguire
DJ SET a cura di SOUL KITCHEN

Angelo Mai e Apollo11 festeggiano insieme a Nocturama, il meraviglioso giardino notturno dell’Angelo Mai, la conclusione della stagione artistica 2015/1016 insieme al regista Roberto Minervini e al musicista Chris Christy, protagonista del suo prossimo film. Il film verrà annunciato e illustrato in anteprima mondiale insieme alla proiezione di Louisiana e al concerto di Chris insieme ai musicisti del Collettivo Angelo Mai. 

A seguire il DJ SET di Soul Kitchen farà danzare fino a notte inoltrata. Non una festa di chiusura, ma una festa già ispirata a “l’anno che verrà”.

Una serata sotto le stelle, inconsueta e gioiosa, che segna la fine/inizio di una programmazione dove Apollo 11 e Angelo Mai hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, con lunghe teniture di film internazionali in versione originale con sottotitoli, presentazione dei migliori documentari, feste per scrittori, spettacoli di teatro, musica, laboratori per bambini.

Roberto Minervini è uno dei più apprezzati registi italiani, autore di “Stop The Pounding Heart”, “Louisiana” e “The passage”, la cui prima nazionale avvenne proprio all’Apollo 11 con grande successo. L’autore ne fu così favorevolmente impressionato che ha deciso di coinvolgere nuovamente l’Apollo 11 per la presentazione in anteprima assoluta del suo nuovo progetto cinematografico. Per l’occasione porterà a Roma, nell’ambito di un evento organizzato dall’Apollo 11, questa volta insieme all’Angelo Mai, il protagonista del suo nuovo film in fase di progettazione dal titolo provvisorio Nobody In This World Is Better Than Us: Chris Christy un giovane musicista afroamericano di Los Angeles che si è imposto sulla scena di New Orleans.

INGRESSO 6,00 EURO

(fino ad esaurimento posti)

ROBERTO MINERVINI
Dopo Stop The Pounding Heart e Louisiana, coronati da successi internazionali, Roberto Minervini, uno dei registi italiani di punta del “nuovo cinema” del reale e documentario, attivo nel Texas a Houston, dove vive da 15 anni, sta lavorando al nuovo film. Dopo aver raccontato le diverse sfaccettature del mondo dei bianchi americani (dalla famiglia ultraortodossa texana ai drop out della Louisiana, fino ai paramilitari anti-Obama), Minervini ha deciso di immergersi nella comunità dei neri, andando a indagare ancora una volta le profondità oscure della società americana.

NOBODY IN THIS WORLD IS BETTER THAN US
Come Louisiana ha fatto luce sulla profonda frattura razziale che attraversa gli Stati Uniti ai tempi di Obama, anche il nuovo film, il cui titolo provvisorio è Nobody In This World Is Better Than Us, proverà a indagare le conseguenze di questa frattura ma dando voce all’universo degli afroamericani del sud degli Stati Uniti. Per raccontare gli snodi profondi di questa realtà, che oggi come ieri soffre degli stessi mali, Minervini seguirà idealmente la vicenda del grande blues man Lead Belly, la cui parabola umana e artistica è esemplare.
Vissuto negli anni ’30 del Novecento, Lead Belly fu il più importante comunicatore orale della storia afroamericana e colui che levò più forte la voce contro le ingiustizie sociali. Senza il suo contributo musicale, il mondo non saprebbe granché della cultura afroamericana dei primi del ‘900, né dell’influenza della musica e delle tradizioni africane sul folk e sul blues americani. Senza le storie che raccontano le sue canzoni, non capiremmo mai la sofferenza dei neri negli Stati Uniti della segregazione razziale.
Ma non sarà un film storico e in costume, bensì un film alla Minervini (reale, profondo e intimista), un “documentario storico”, un cinema del reale che si immerge ancora più in profondità nel tempo per dire che ieri come oggi poco è cambiato nelle dinamiche profonde dei rapporti tra bianchi e neri.
Per trovare il nuovo Lead Belly del blues americano, Minervini è andato a New Orleans dove ha scoperto Chris Christy .

CHRIS CHRISTY
Chris Christy ha 26 anni, è nato a Los Angeles e vive a New Orleans, dove pur essendo autodidatta si è imposto sulla scena jazz locale come uno dei giovani musicisti più originali. Il suo stile mescola le tradizioni musicali dell’Early Jazz, del Gipsy Jazz e del post rock. Il tutto suonato con la tecnica complessa del fingerpicking Bluegrass (pizzica le corde con dei plettri messi sulle dita, come se suonasse il banjo). La sua chitarra è un “resonator” National, strumento reso noto dai bluesmen del Mississippi Delta. 
Per rafforzare la relazione con il giovane musicista, Minervini ha pensato di portarlo in Italia per farlo esibire dal vivo (così come accade a Lead Belly quando fu invitato a suonare a Parigi).

APOLLO 11
Le attività artistiche e culturali dell’Apollo 11 sono da sempre concepite come strumenti di aggregazione sociale. Lo stesso spazio è da anni diventato il luogo ideale di incontro ed integrazione in un Rione multietnico come l’Esquilino. In un quartiere di forti tensioni sociali e spinte xenofobe, l’Apollo cerca di dare il proprio contributo anche collaborando con le principali onlus presenti sul territorio che si occupano di migranti e seconde generazioni, compreso Zalab. Attraverso la valorizzazione di rassegne cinematografiche tematiche e attività affini sull’argomento, l’Apollo promuove l’integrazione dei migranti presenti nel quartiere. 
Per il dodicesimo anno consecutivo Apollo 11 è stata la “Casa del documentario” “Racconti dal vero”, con la più antica e longeva rassegna dedicata al cinema delle Realtà, luoghi di confronto pionieristico e fertile, Festival permanente del cinema documentario a Roma”, con cui sono stati fatti conoscere al pubblico gli autori più rappresentativi del documentario narrativo. 
All’Apollo abbiamo anche brindato insieme ai vincitori del Premio Solinas per il Documentario per il Cinema,
Ma è stata anche inaugurata con successo la prima programmazione quotidiana di film di finzione in prima visione e spesso in esclusiva per la città di Roma, provenienti dai palmares del principali Festival internazionali, rigorosamente in versione originale con sottotitoli italiani. 
“Abbiamo ‘festeggiato’, condiviso, letto e ascoltato leggere, conversato e riso con alcuni degli autori più originali e interessanti della letteratura contemporanea, da Paolo Nori a Carlo Bordini, da Ermanno Cavazzoni a Stefano Benni, da Fabio Genovesi a Simone Lenzi e Ugo Cornia, condiviso e rimesso in circolo gioiosamente il lavoro di Luigi Malerba e altri grandi scrittori: abbiamo festeggiato i bambini, dando avvio a un ciclo di letture ‘Felici e contenti’ per raccontargli favole di ogni cultura e di ogni tempo”

L’ANGELO MAI
anche quest’anno, ha confermato la sua natura di snodo del teatro sperimentale italiano e di luogo di ricerca per la drammaturgia contemporanea. Ha accolto numerose compagnie romane e non solo come abitanti dello spazio per brevi o lunghi periodi. Una stagione luminosa ha visto la sala sempre sold out, con un pubblico numeroso e variegato che all’Angelo Mai ha la possibilità di incontrare gli artisti e di soffermarsi con loro in incontri informali in cui scambiare domande e impressioni sullo spettacolo appena visto. Questa caratteristica di comunità teatrale si delinea anche nelle residenze, spesso della durata di mesi, che si trasformano in coproduzioni di spettacoli presenti nei principali festival italiani. La passione teatrale dell’Angelo Mai si sta spingendo anche in progetti di formazione per professionisti che quest’anno sono durati per l’intero anno e in progettualità di vecchia data e nuove per adolescenti e bambini.
La musica, ha altrettanto abitato l’Angelo Mai, considerando che i musicisti insieme ai teatranti sono da sempre l’anima artistica di questo spazio. Dal rock alla canzone d’autore, l’Angelo Mai ha ospitato molti concerti, con allestimenti particolari, cifra stilistica del luogo. Così come progetti sperimentali site specific che hanno visto insieme musicisti e artisti visivi, residenze creative che hanno dato casa a progetti nuovi e inediti, alcuni dei quali ancora in corso d’opera. E poi i consueti momenti di incontro con la cittadinanza attiva, su temi legati alla lettura del presente, ai diritti civili, alle riflessioni sull’arte e sul vivere e condividere in questi tempi affaticati.