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Concerto rimandato [Afrodisia – L’Afrique à Rome]

sabato 26 Aprile
22:30

La programmazione è sospesa perché l’Angelo Mai è sotto sequestro per associazione a delinquere. Capiamo il perché

Bafoulabé The Band è un progetto meticcio, nel quale le radici dell’antica cultura orale mandinga e sussu dell’Africa occidentale si incontrano con le modalità espressive dei ghetti urbani del mondo globale, con il rock, il jazz, l’elettronica, il rap e il reggae. La musica proposta dalla band è dolce e struggente nelle sue antiche melodie, complessa e irresistibile nella ferocia dei suoi ritmi e delle sue improvvisazioni. È musica tradizionale che parla il linguaggio della modernità, rendendone accessibili le innumerevoli dimensioni che vanno dall’estetica al senso dei suoi testi. Bafoulabé – nato dall’incontro tra musicisti africani e appassionati italiani – rappresenta un sogno, immaginare cioè che la musica possa superare la barriera della diversità e unire i cuori delle genti in una sorta di fratellanza concreta.

Il gruppo è attivo dal 2010 con l’intento di raggruppare i migliori musicisti della diaspora dell’Africa dell’ovest presenti in Italia. Al progetto dei Bafoulabé hanno partecipano fieramente musicisti e griot provenienti dal Senegal, dalla Guinea, dalla Gambia e dalla Costa d’Avorio che, portando con sé le loro storie, i loro strumenti e le loro musiche, hanno proposto negli anni un repertorio di musica tradizionale mandinga: epiche e storie tramandate dai griot di padre in figlio, che narrano dell’impero del Mali e dei suoi eroi. Bafoulabé simboleggia l’incontro tra persone e culture diverse, all’inizio difficile, ma che con il tempo ricompensa generosamente chi ha coltivato un interesse sincero. Per superare le distanze interculturali e recuperare almeno in parte la magia di un linguaggio comune i Bafoulabé hanno trasformato la loro musica meticciandola con le forme contemporanee dell’espressione musicale popolare, come il rock, il rap e il reggae. Il risultato è una sintesi nuova che traduce l’antico patrimonio artistico africano nella grammatica universale delle musiche urbane del mondo globalizzato, fondata sul classico quartetto rock chitarra – tastiere – basso – batteria, in cui chitarra e tastiere sono sostituite dagli strumenti tradizionali kora e balafon. In sostanza l’operazione agisce sulla rappresentazione, con l’obbiettivo di restituire alla musica la sua multidimensionalità e il suo senso originale.

Di prossima uscita il nuovo e primo disco della Bafoulabé Band composto da dodici brani originali dove cantano, in lingua mandinka lo stupore davanti alla creazione divina, i valori dell’amicizia e della saggezza, l’importanza di aiutarsi in maniera solidale e la speranza in un destino migliore. Musica che viene da lontano e che arriva nel profondo, gioia di vivere con misteriosa semplicità. Dodici nuovi brani dove i ritmi della makossa e del soukous, dello zouglu e del coupe decalé incontrano il mbalax, il sauruba e – accompagnati dal suono del basso elettrico afro-funk e da quello delle percussioni bougaurabou come se fossero conga cubane – trascinano l’ascoltatore in luoghi onirici e spiazzanti, dove è possibile imbattersi in armonie che superano lo spettro dell’udibile, rincorrere riff insistenti, meditativi, ipnotici e nervosi. Al progetto discografico dei Bafoulabé hanno partecipato ospiti eccezionali che hanno arricchito ulteriormente le composizioni della band: Maël Bailly, violinista francese; il cantante giamaicano Charley Anderson – ex Selecter – e il maliano Kassemady Diabate, detto anche “la voce del mandé”, che alla già solida produzione hanno portato in dote le loro straordinarie interpretazioni, accolte invero come gioielli preziosi.