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Aristofane a Scampia di Marco Martinelli e Eresia della Felicità

mercoledì 15 Marzo
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15 Marzo 
h 19.00 presentazione del libro “Aristofane a Scampia” di Marco Martinelli [ed. Ponte alle Grazie] a cura di Marco Martinelli
h. 20.00 proiezione del documentario “Eresia della felicità”

ARISTOFANE A SCAMPIA
Come far amare i classici agli adolescenti con la “non-scuola”, il libro edito dalla fiorentina Ponte alle Grazie in cui il regista, drammaturgo e fondatore del Teatro delle Albe Marco Martinelli racconta l’esperienza della non scuola, nata a Ravenna negli anni novanta e da allora divenuta un fenomeno “contagioso” esportato in tutta Italia e nel mondo. 
È un periodo intenso per Marco Martinelli, che dopo aver terminato a fine luglio le riprese del suo primo lungometraggio – “Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi” – e mentre si prepara al debutto del nuovo spettacolo del Teatro delle Albe – “Maryam”, in dicembre – dà alle stampe questo “Aristofane a Scampia”, prezioso racconto sulla ormai più che ventennale esperienza della non scuola delle Albe. «Marco Martinelli è un regista abilissimo e geniale che riesce a essere fedele al testo e a tradirlo come solo le rappresentazioni teatrali ben riuscite riescono a fare» dice Roberto Saviano a proposito del lavoro del regista ravennate adottivo, lavoro che Goffredo Fofi definisce «un modello di fare cultura (e teatro) che ha funzionato e funziona ancora molto bene». Lo stesso Martinelli ha presentato il suo nuovo libro qualche giorno fa, il 4 settembre, al Festival della mente di Sarzana, in una serata molto partecipata dal titolo “La felicità di essere coro”. «La prima parte della presentazione – racconta il regista delle Albe – è stata esattamente come il primo incontro di una non scuola, con la differenza che i trenta adolescenti che erano con me sul palco non li avevo mai conosciuti prima. Ma poi ci siamo scaldati e abbiamo scaldato il pubblico, a cui abbiamo mostrato in diretta la formazione di un coro, ma un coro in cui ogni individualità è esaltata». E ora Marco Martinelli è atteso al Festival della letteratura di Mantova, dove il 9 e il 10 settembre interverrà, con Alessandro Argnani, su scrittura scenica e non scuola. 

IL LIBRO  

«Immaginateveli, sì, i vostri figli o alunni come se fossero degli asinelli – dice Marco martinelli a proposito di “Aristofane a Scampia” – perché asini lo sono davvero (so bene che su questo punto siete d’accordo con me) ma immaginateli come asini turbolenti, pieni di paure e ombre, ma anche di desideri inconfessati, di passioni inespresse, affamati di vita, di ignoto, di sogni. Spesso a voi insegnanti e genitori nascondono questi sogni, se li tengono per loro, vi si rifugiano dentro come le talpe nelle loro gallerie sotterranee: è la loro tattica di sopravvivenza, non si palesano mai o quasi mai davanti ai vostri occhi come realmente sono. Dall’altra parte immaginate i testi antichi del teatro, i classici polverosi dai nomi impronunciabili: da Eschilo all’Aristofane che campeggia nel titolo di questo libro, da Plauto a Moliere a Shakespeare, fino ad Alfred Jarry, fino a Bertolt Brecht. Guardateli insieme, gli asini e i classici, i barbari e la biblioteca: niente di più lontano, dite voi? Avete ragione: gli asinelli e i classici sono legni che appartengono ad alberi lontanissimi tra loro, ai confini opposti della foresta, destinati a non incontrarsi. Ma se qualcuno fosse in grado di avvicinarli? Se avvicinandoli scoprisse che si possono sfregare insieme, fino a raggiungere una temperatura altissima, fino a far nascere, da quello sfregamento, una scintilla? Non è possibile, pensate voi. È possibile, vi rispondo io. E lo sto sperimentando da venticinque anni, questo sfregamento. Nel libro proverò a raccontarvelo». 

L’AUTORE

Marco Martinelli, nato a Reggio Emilia (ma residente a Ravenna dall’età di tre anni), drammaturgo e regista, ha fondato nel 1983 insieme a Ermanna Montanari il Teatro delle Albe. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: il Premio Ubu (1996, 1997, 2007, 2013); il Golden Laurel del Festival Internazionale Mess di Sarajevo (2003); il Premio alla carriera del festival Journées théâtrales de Carthage (2009), il Premio Enriquez per la regia 
dello spettacolo Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (2015). I testi di Martinelli sono pubblicati in Italia da Ubulibri, Editoria&spettacolo, Luca Sossella Editore, e sono stati tradotti, pubblicati e messi in scena in Francia, Belgio, Russia, Germania, Romania, Cile e Stati Uniti. 

ERESIA DELLA FELICITA’_LE CINQUE GIORNATE DI MILANO di Alessandro Penta [ 2016, durata 70 minuti |Una produzione Olinda, Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, Ravenna2015 capitale della cultura]
Un plotone di duecento adolescenti in maglia gialla della non-scuola del Teatro delle Albe diretti da Marco Martinelli ha imbracciato i versi crepitanti del poeta russo Vladimir Majakovskij, scritti quando lui pure era un giovane ribelle e sentiva la tempesta nell’aria. È successo lo scorso luglio a Milano, per cinque serate, di fronte al Castello Sforzesco. Il documentario di Alessandro Penta racconta la costruzione di Eresia della felicità attraverso le potenti immagini del coro che ha “invaso” la città di Milano.

Trailer < https://www.youtube.com/watch?v=nUzTJSJVyBE

Note del regista Alessandro Penta
Nel 2011 ho avuto la fortuna di seguire da vicino la prima tappa di Eresia della felicita’ a Santarcangelo. L’energia dei cori, di quei 200 volti, di quei versi cosi’ vivi mi aveva scosso. Cio’ a cui avevo assistito era molto piu’ di uno spettacolo, era stata una esperienza profonda che ha continuato a parlarmi nel tempo, mi ha segnato.
Quando Olinda e il Teatro delle Albe mi hanno chiesto di filmare Eresia della felicita’ a Milano ho accettato con entusiasmo pur conoscendo la difficolta’ di districarsi tra 200 adolescenti, del filmare una creazione che cambia giorno per giorno ma soprattutto del riuscire a restituire quelle emozioni, cosi’ forti, che lo spettacolo trasmette. Ho scelto di immergermi totalmente dentro alla vita di Eresia. Sono stato giorno e notte con i ragazzi, seguito Marco Martinelli in tutte le fasi del suo lavoro. Sono entrato in quella piccola comunita’ che in pochi giorni si trasforma in coro e da li ho iniziato a raccontare.

* in copertina “Eresia della Felicità a Milano” CREDITI@Mario Spada (2015)