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Davidson | Maurizio Camilli/Balletto civile

mercoledì 28 Febbraio
21:00
10€

28  e 29 febbraio 2024 h 21.00

Davidson

MAURIZIO CAMILLI/BALLETTO CIVILE

liberamente tratto dalla sceneggiatura Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini                                      concept e drammaturgia Maurizio Camilli | coreografia Michela Lucenti | con Maurizio Camilli e Confident Frank | disegno luci Vincenzo De Angelis | disegno sonoro Andrea Gianessi | datore luci Francesco Traverso | assistente alla regia Ambra Chiarello assistente alla coreografia Francesco Collavino | produzione Balletto Civile, in collaborazione con ERT Emilia Romagna Teatro / Teatro Nazionale / focus CARNE | con il sostegno di ATER (Modena) e ICK (Amsterdam) e del Ministero della Cultura Italiana MIC

– Che cos’è la poesia, signore?” chiede Davidson 

– Ma tu lo sai! – dice il professore.

– No, non lo so! – protesta il ragazzo scuotendo la testa ricciuta.

– Sì, lo sai!

– No, non lo so!

– Sei un africano, sei immerso nella poesia!

– No, la poesia è una cosa dei bianchi.

– Canta una canzone del tuo villaggio!

Davidson si mette a cantare uno dei canti del suo villaggio.

Ma il canto è nella sua testa strettamente unito alla danza. E allora cantando si mette a danzare.

Un lungo canto, una lunga danza.

– Ecco, questa è la poesia!

Il Padre Selvaggio è un abbozzo di sceneggiatura scritta nel ’63 e pubblicata postuma nel fatale 1975. Il regista non trovò finanziatori, spaventati dalla sua libertà di pensiero, e il film non si realizzò. È  la storia di Davidson, un ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa e del suo incontro con un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera alter ego dello stesso Pasolini – che cerca di dare ai suoi ragazzi un’istruzione moderna e anticolonialista. Questa opera sospesa racconta soprattutto il conflitto tra l’insegnante e Davidson, diffidente alle novità di metodo e di cultura del nuovo insegnante proprio perché è il più intelligente. Il cuore di questo contrasto è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro da sé.

Uno scritto breve ed intenso, con una forte valenza politica e non solo poetica, una sorta di canovaccio che sfugge alle definizioni concepito da Pasolini soprattutto come una successione di immagini e di indicazioni di azioni. Una sceneggiatura ibrida che mischia codici e linguaggi differenti e proprio nell’assenza della sua realizzazione offre un grande potenziale espressivo. 

Una forma indefinita che presenta qualità visive che si prestano alla messa in scena danzata, in una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.

Balletto Civile ha incontrato nei suoi viaggi il suo scaltro Davidson a Modena.

Questo spettacolo sarà fatto con lui.

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Il Padre Selvaggio è un abbozzo di sceneggiatura scritta nel ’63 da P.P. Pasolini. È  la storia di Davidson, un ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa e del suo incontro con un insegnante progressista, tormentato e anticolonialista. Uno scritto breve ed intenso, con una forte valenza politica e non solo poetica, che mischia codici e linguaggi differenti, canovaccio perfetto per una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.

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Il Padre Selvaggio scritto nel ’63 da P.P. Pasolini è una sceneggiatura che mischia codici e linguaggi differenti, una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.

È  la storia di Davidson, ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa e del suo incontro con un insegnante progressista, tormentato e anticolonialista

Il cuore dello spettacolo è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro da sé.

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Biglietto 10 € + Tessera Arci 23/24 (quota sociale annuale 23/24). Per associarti scarica APP ARCI www.tessera-arci.it

BIGLIETTI
spettacolo 28 febbraio 
spettacolo 29 febbraio

Info e prenotazioni: prenotazioni@angelomai.org

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[EN]

Davidson

freely based on the screenplay Il Padre Selvaggio by Pier Paolo Pasolini                                                                                                 

concept and dramaturgy Maurizio Camilli | choreography Michela Lucenti | with Maurizio Camilli and Confident Frank | light designer Vincenzo De Angelis | sound design Andrea Gianessi | assistant director Ambra Chiarello |choreography assistant Francesco Collavino production Balletto Civile, in collaboration with ERT Emilia Romagna Theater / National Theater / CARNE focus | with the support of ATER (Modena) and ICK (Amsterdam) and the Italian Ministry of Culture MIC

– What is poetry, sir?” asks Davidson

– But you know it! – says the professor.

– No I do not know! – protests the boy shaking his curly head.

– Yes you know!

– No I do not know!

– You are an African, you are immersed in poetry!

– No, poetry is a white thing.

– Sing a song from your village!

Davidson begins to sing one of his village songs.

But the singing is in his head closely connected with the dance. And then, singing, he starts dancing.

A long song, a long dance.

– Here, this is poetry!

Il Padre Selvaggio (The Savage Father) is an outline of a screenplay written in 1963 by P. P. Pasolini and published posthumously in the fateful 1975. The director did not find financers, frightened by his freedom of thought, and the film was never made. It is the story of Davidson, a sensitive and acute black boy from an African tribe and his encounter with a progressive and tormented teacher – a frontier figure, alter ego of Pasolini himself – who tries to give his boys a modern and anti-colonialist education. Above all, this suspended work recounts the conflict between the teacher and Davidson, wary of the new method and culture of the new teacher precisely because he is the smartest. The heart of this contrast is the dilemma of the relationship between blacks and whites, the problem of freedom and democracy, of the tension towards the other than oneself.

A short and intense piece of writing, with a strong political and not just poetic value, a sort of canvas that escapes definitions, conceived above all as a succession of images and indications of actions. A hybrid screenplay that mixes codes and languages ​​and precisely in the absence of its realization offers great expressive potential.

An indefinite form that presents visual qualities that lend themselves to dance staging, in a vertigo between literary work and physical theatre.

Balletto Civile met its Davidson on the outskirts of Modena.

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Ticket 10 € + Tessera Arci 23/24 (quota sociale annuale 23/24).  APP ARCI www.tessera-arci.it

BIGLIETTI
spettacolo 28 febbraio 
spettacolo 29 febbraio

Info and booking: prenotazioni@angelomai.org