“Credo che il posto sia questo – sono io che ti ho trovato, o tu hai trovato me?”
[David Byrne – This must be the place]
Cantiamo il passaggio, la notte in cui i numeri cambiano.
Lo facciamo nel posto che amiamo, quello in cui ci sembra possibile guardare indietro verso il passato per poi con occhio più lucido mirare al futuro.
Accogliamo il nuovo anno nel luogo in cui stiamo crescendo o semplicemente dove stiamo riuscendo a invecchiare senza diventare adulti.
Lo facciamo ancora nella hall che abbiamo inventato, nell’albergo a nessundove in cui celebriamo il nostro amore per il cinema.
Alla paura del vuoto rispondiamo con le colonne sonore.
Ma non ci basta, la paura non ci piace, vogliamo dare all’arrivo del nuovo anno il carattere gioioso di un urlo liberatorio. Come? Col rock’n’roll.
Perché il rock’n’roll è proprio questo: un urlo, uno slancio che dal passato rompe i limiti del presente e ha il coraggio rivoluzionario di fare un salto verso ciò che non conosciamo ancora.
Proprio per questo la Cinematica Orchestrina Bluemotion ha scelto di dedicare la serata di capodanno a questo linguaggio e all’uso che diverse cinematografie ne hanno fatto.
Dall’Elvis Presley di Speedway a Jailhouse Rock dei Blues Brothers, dai Rolling Stones in Full Metal Jacket a Woo Hoo in Kill Bill. E poi i Clash scelti da Scorsese per “Al di là della vita”, fino alla passione per il punk, il rock e i Sonic Youth di Olivier Assayas.
Infine le ispirazioni rock’n’roll di Wong Kar Wai – di cui capirete se non rispetteremo le riscritture in mandarino!
Contro la paura e la tristezza, vi aspettiamo al Party Hall!
Rock’n’roll, Roll’n’rock, and Love…willtearusapart, again…and again…and again…
Cinematica Orchestrina Bluemotion