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L’ingegneria del consenso, Otello

venerdì 13 Maggio
21:00

“Prima del 1924, in America, si faceva colazione con toast e caffè. I produttori di pancetta americani, quell’anno, commissionarono a un nipotino di Freud l’elaborazione di una strategia pubblicitaria che spingesse i consumatori americani ad acquistare il loro prodotto. Applicando le teorie freudiane alla psicologia delle folle, costui, non solo riuscì a indurre i consumatori americani ad acquistare la pancetta, ma lo fece talmente bene che gli effetti durano ancora nel tempo: nacque, allora, la tradizionale colazione americana con uova e bacon che si usa ancora oggi!”

“Se capisci i meccanismi e le logiche che regolano il comportamento di un gruppo (una persona, due persone che si amano) puoi controllare e irreggimentare le masse (i loro animi) a tuo piacimento e a loro insaputa.

Edward Bernays dal suo saggio “L’ingegneria del consenso”

Dedichiamo tutto questo “smenzognamento” ad Arlecchino, un grande briccone, camaleonte reinventato nella sua acida agonia, che prende ogni colore; lo facciamo a pezzi e l’ombra di Arlecchino e la sua luce seminano colore ovunque come la peste e seguono distrattamente la storia.

4 quadri
Jago
I sigh! di Arlecchino… tapes, oggetti, voce. Il progetto. Il consenso. Il profondo sorride.
Conversazioni con il nulla… E ora ho da fare.
Otello
Immagini dal passato, violoncello solo,
la delizia dell’essere, e la sua rovina.
Desdemona
Dialoghi tra Otello e Desdemona.
“Ma voi avete fatto di me l’immagine ideale su cui il nostro tempo di scherno punta il dito continuamente”.
I poetici e fatali risultati.
Alcuni di qua, altri di là.
Emilia
svela la sua idea. L’ingegneria del consenso.

Federica Santoro frequenta l’Accademia d’arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Attrice in molti spettacoli diretti da Giorgio Barberio Corsetti, collabora negli anni anche con Sociètas Raffaello Sanzio, Katzenmacher di Alfonso Santagata, Anton Milenin, Dall’Aglio, Martone. Cura la regia di spettacoli e performance, collabora con vari artisti nell’ambito teatrale e musicale; con Filippo Timi ha condiviso alcune esperienze registiche nella rassegna “Trend”. Collabora in alcuni spettacoli con la compagnia di danza Travirovesce. È una delle creatrici del collettivo “Arturo” composto da musicisti, attori, danzatori e video artisti romani. Fonda nel 2004 con la musicista e performer Daniela Cattivelli “Cane”, formazione variabile che lavora sulla rappresentazione adottando di volta in volta formati diversi. Nel 2007 cura la regia di “Alla meta” di Thomas Bernhard, di cui è anche interprete. Nel 2008 è regista e una delle interpreti di “Drammi di principesse – la morte e la fanciulla I e III” di Elfriede Jelinek. I suoi spettacoli sono stati ospiti di Festival tra cui Santarcangelo dei Teatri e Sho®rt Theatre.

Luca Tilli studia violoncello con il maestro Michele Chiapperino (Conservatorio “L. Perosi”). Dopo esperienze con varie Orchestre Stabili (Abruzzo, Lazio, Molise), l’attività concertistica e di studio all’interno della musica contemporanea e dell’improvvisazione lo porta a collaborare con il violoncellista olandese Tristan Honsinger. Dal 2005 la sua attività concertistica si concentra nell’ambito della musica d’avanguardia. Collabora stabilmente in trio con Luca Venitucci e Fabrizio Spera e partecipa a vari festival (Controindicazioni, Fame, Maps of Moods, Nuova Consonanza, Contemporaneamente) con Sebi Tramontana, Paul Lytton, John Edwards, Micheal Zerang, Massimo Pupillo, Lol Coxhill, Jack Wright, Gianfranco Tedeschi, Cristiano De Fabritiis, Eugenio Sanna. Nel 2007 suona nell’ensemble B for Bang di Katia Labéque. Dal 2006 compone musiche per spettacoli di danza butoh all’interno dei Festival Soma e Trasformazioni in collaborazione con il danzatore Stefano Taiuti e costituisce una nuova formazione in quartetto insieme ad Alberto Braida, Paul Lytton e John Edwards.

Per prenotazioni scrivere a prenotazioni@angelomai.org