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Borgata Boredom

domenica 27 Novembre
21:30

no=fi recordings & Ausgang presentano
Borgata Boredom

apertura 19.30
concerti 21.30

Borgata Boredom è un evento, una rassegna, un manifesto involontario della cosiddetta “scena di Roma Est”. Il nome prende spunto da un articolo uscito a febbraio 2011 sul mensile musicale Blow Up: otto pagine zeppe di gruppi, personaggi, storielle e storiacce che negli ultimi anni hanno infestato il triangolo Pigneto-Prenestino-Tor Pignattara… e da qui buona parte del mondo civilizzato.

Ad aprile è uscito per NO=FI Recordings il vinile/manifesto di questa scena: Borgata Boredom – Music and Noises from Roma Est – LP, presentato con una serata/festival al Circolo degli Artisti. La stampa nazionale (disco del mese su Blow Up #157) e internazionale se n’è occupata con recensioni, interviste e articoli vari.
Domenica 27 novembre sarà l’occasione per vedere sul palco parte di questa brutta gente!

Il programma prevede garage ipnotico (Trans Upper Egypt), basso/batteria devasto (MosterDead), drone hip hop (Hiroshima Rocks Around), electro pop (Cascao & Lady Maru), post HC felice (J’Accuse), surf mortifero (Heroin In Tahiti), avanguardia da guardia (CRIS X), witch house neo melodica (CreaPopulusque: Mushy + System Hardware Abnormal).

«Roma Est non sarà mai Brooklyn: rimarrà sempre la terra degli spacciatori di via Campobasso, delle mignotte sulla Prenestina, della Tangenziale Est che non l’abbatteranno mai, e di via di Tor Pignattara che di notte pare di stare a 5th Avenue, solo che a Islamabad invece che a Manhattan. I “ninetti”, i “trucidi”, i “secchetti” forse non ci sono più: ma al loro posto ci stanno i Mohammed, i Chen e gli Wang, mica i Danny Boy.»
da “Borgata Boredom – Il suono di Roma Est”, Blow Up#153, Febbraio 2011

oltre ai concerti
>>> VIDEO / PERFORMANCE:: OXO <<<
stand
Alpacha Distro – Raw Raw Edizioni – NO=FI Recordings – Epoc Ero Uroi – JeetKune Rec – Bubca Rec – Abracadabra
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Negli ultimi cinque anni, qualcosa di bizzarro è successo nella zona Est di Roma, la sporca e puzzolente capitale d’Italia: i cadenti e degradati quartieri che già furono immortalati da Pasolini e dal cinema neorealista sono diventati il rifugio per una variegata fauna fatta di immigrati, artisti wannabe, perdigiorno scoppiati, freak e bohemien di periferia. Nei quartieri storici della periferia orientale (le cosiddette “borgate”) quali Pigneto, Tor Pignattara e Prenestino, ha preso forma una scena che di questo paesaggio marcio è il naturale corrispettivo sonoro: noise, garage brut, lo-fi demente, sperimentalismo di serie B… E poi fanzine DIY, fumetti spastici, cinema povero, strampalati progetti “concettuali”… Tra baracche semidistrutte e cassonetti intasati, nuovi gruppi e nuovi progetti si sono accavallati fino a diventare una vera e propria “famiglia”: componenti che passano da una band all’altra, collaborazioni e scambi, autoproduzioni a valanghe, nastri e fanzine, ecc. A fianco di nomi già rispettati nell’underground europeo, come Hiroshima Rocks Around e Trouble Vs Glue, si sono affacciate nuove “star dei miserabili” come Trans Upper Egypt, Grip Casino e The Away Team. Caratteristici “personaggi di quartiere” come Toni Franz e Wolf Anus, si sono improvvisati musicisti e illustratori assieme a fanzine artist come Massimiliano Bomba e Cheb Samir. Locali come il Fanfulla 101, il Dal Verme e Alpacha, sono diventati il regno di una comunità rumorosa, colorata e fracassona. Tutto nel raggio di appena sei chilometri quadrati.

La stampa italiana si è occupata a più riprese del fenomeno, e negli ultimi mesi persino i principali giornali mainstream hanno inviato i loro sospettosi reporter in quella specie di terra di nessuno a metà tra Berlino e New Dehli che è Roma Est.  Il mensile musicale Blow Up ha dedicato alla scena uno speciale di otto pagine, e alla famiglia è stato addirittura dedicato un apposito festival nella mecca della musica indie italiana, il famigerato Circolo degli Artisti.

“Borgata Boredom”, lp uscito ad aprile 2011, è la raccolta che tenta di mettere assieme le diverse anime della scena, e di presentarle anche al di fuori dei nauseabondi e rassicuranti confini della “borgata” romana. Compilata da Toni Cutrone (Hiroshima Rocks Around) e dal giornalista Valerio Mattioli (autore del libro “Noisers”); copertina di Francesco de Figuereido (“Nero” art magazine); special silkscreened cover di Massimiliano Bomba (Raw Raw edizioni, Kuagummi ecc). Pubblicata dalla No=Fi Recordings (Talibam!, Cheveu, Neptune, Movie Star Junkies, InZaire, Pneu…) e Circolo Degli Artisti.
Un piccolo manifesto di periferia a metà tra il documento audio e lo studio urban-antropologico.
“Una scena che non esiste” (Rolling Stone)