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Riapertura dell’Angelo Mai

venerdì 13 Settembre
19:00
€5

RIAPERTURA DELL’ANGELO MAI
– RIPARTIRE DALLE DOMANDE –
Venerdì 13 settembre apriamo la nuova stagione dell’Angelo Mai con una Festa delle Domande.
Abbiamo deciso di farlo insieme a Progetto Diritti Onlus, l’associazione di avvocat* impegnat* nei diritti umani recentemente protagonista della risoluzione del caso Open Arms.
Tant* artist* per inaugurare un nuovo anno carico di arte, bellezza e messa a fuoco di interrogativi e azioni.

Una giornata importante in cui viene inaugurata l’installazione artistica che Cristiano Carotti ha pensato e creato appositamente per l’Angelo Mai: un’opera d’arte che invita a riflettere sul senso di umanità perduto e sulla necessità di ritrovarlo, ripartendo, appunto, da DOMANDE CONDIVISE.
Maggiori info sull’opera di Carotti: http://bit.ly/AngeloInstallazione

Parteciperanno a questa giornata artist* divers*, dal teatro alla musica alle arti visive alla letteratura.
Queste le prime conferme di partecipazione: Angela Baraldi / Rachele Bastreghi / Bluemotion Collettivo / Pierpaolo Capovilla / Sergio Carnevale / Elisa Casseri / Manuela Cherubini / Federico Ciancabilla e Band / Bob Corsi / Rodrigo D’Erasmo / Cristiano De Fabritiis [Defa] / Simone De Filippis / Roberto Dell’Era / Davide Enia / Daniele Fiaschi / Lino Gitto / Cristiano Godano / Ilaria Graziano & Francesco Forni / Sandro Joyeux / Gabriele Lazzarotti / Pino Marino & Alessandro D’Alessandro / Simona Norato / Andrea Pesce [Fish] / Eva Pevarello / Piccola Orchestra di Torpignattara / Playgirls from Caracas / Federico Poggi Pollini / Fabio Rondanini / Valeria Sturba / Diana Tejera / Valerio Vigliar
Open Arms / Mediterranea / Arci Immigrazione / Arci Roma
(Continuano ad arrivare adesione di cui vi terremo aggiornati!)
Immagine di Simone Tso
#restiamoangeli #keepfighting #odisSea #MaipiùOdissee

Ci sembra che i tempi che viviamo ci obblighino a prendere parola pubblica su quanto sta avvenendo. Ci riferiamo all’orrore che si consuma nel Mediterraneo ogni giorno, alla strumentalizzazione politica e mediatica che ne viene fatta, al razzismo dilagante e crescente. In questo panorama ci sembra importante però che questa parola non sia generica ma che nasca da un posizionamento preciso: quello dell’artista, dell’intellettuale che col suo sguardo dovrebbe essere un cittadino/a attivo/a più degli altri, un agitatore di domande impellenti. Abbiamo la fortuna di coltivare da anni una forte collaborazione tra il Collettivo dell’Angelo Mai e l’Associazione Progetto Diritti. Questa vicinanza e questa estate di orrore ci hanno spinto ancora di più a creare un momento di unione ampia.

Per questo il 13 settembre stiamo organizzando all’Angelo Mai una giornata di arte e incontro fondata su delle domande. Le domande che oggi come artist* non possiamo più rimandare. Le domande che dobbiamo fare a noi stessi e alla comunità intorno ad alta voce. Domande che riguardano il nostro ruolo in questa piega oscura della Storia.

Prendiamo a prestito allora una riflessione di Héléne Cixous e del Théâtre du Soleil di qualche anno fa.

Questa serie di domande è il focus del 13 settembre a cui vi invitiamo, è il manifesto di questo anno nuovo che vivremo all’Angelo Mai. E vogliamo farlo insieme a chi voglia esserci.

Questi interrogativi sono quelli che vogliamo condividere con voi per costruire insieme il 13 settembre una giornata indimenticabile che ci riunisca ora che è così necessario pensare a parole nuove che sappiano rispondere all’odio o peggio al silenzio.

Parole che cambino il volto del presente.

In attesa di una vostra risposta intanto buona lettura.

Collettivo ANGELO MAI
Progetto Diritti Onlus

AL PRINCIPIO DELLE NOSTRE MEMORIE

Al principio delle nostre memorie ci fu la Guerra.
L’Iliade ne fece un racconto.
Dopo la Guerra: l’Odissea.
Quelli che non sono rientrati in patria, né da vivi né da morti, errano a lungo per tutta la terra.
Oggi delle nuove Guerre scaraventano sul nostro pianeta centinaia di migliaia, milioni di nuovi fuggitivi, frammenti di mondi scardinati, brandelli tremanti di paesi devastati i cui nomi non significano più rifugio nativo, ma rovine o prigioni.
Ma come raccontare queste odissee incommensurabili?
Quanti nuovi piccoli teatri bisognerebbe inventare per dare a ogni destino sconvolto il suo effimero asilo?
Come non sostituire la parola della tua bocca con la mia parola, anche se di buona volontà?
Come non sostituire la tua lingua straniera con la nostra lingua?
Come mantenere la tua lingua straniera senza mancare al pubblico, il nostro ospite nel teatro, di cortesia e d’ospitalità?
Come capirsi comunque nel cuore, senza capirsi a parole?
Come non appropriarsi dell’angoscia degli altri facendone teatro?
Come non peccare per l’illusione di capire e per la paura di non capire?
Come mettersi per quanto possibile al posto dell’altro senza prenderselo?
Come non tradurre? Cioè: come non tradurre? Bisogna pur tradurre.
Come non lasciarsi sedurre dalla schiera dei buoni sentimenti?
Come non esagerare? Né da un lato né dall’altro.
Come insinuarsi fra la buona e la cattiva coscienza, le gemelle siamesi? Come dire tutto senza una parola?
Come diventare umani, cioè mai abbastanza, né troppo?
Come non rinunciare mai all’assoluto che non raggiungeremo mai?
Come essere l’attore di un personaggio e non il suo padrone?
Come lasciarsi essere un rifugio per lo straniero?
Come non recitare alcuna parte?
E se non ce la facciamo?
È la domanda del rifugiato e del suo viaggio.
Hélène Cixous/Théâtre du Soleil

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Ingresso riservato ai soci tesserati ARCI 2018-2019 + 5 euro per contributo all’attività.
All’Angelo Mai è possibile rinnovare la tessera Arci o iscriversi per la prima volta. Al link di tesseramento https://portale.arci.it/preadesione/angelomai la versione 2018-2019
è anche possibile pre iscriversi per poi ritirare la tessera direttamente all’Angelo Mai.
La tessera Arci costa 5 euro ed è valida fino a fine settembre 2019.
Con questa tessera puoi accedere a un’intera stagione di attività, eventi e manifestazioni presso tutti i circoli Arci d’Italia.